II Corso per gli operatori delle ONG cattoliche

La settimana di formazione in presenza si svolgerà presso la Pontificia Università Urbaniana, Roma, dal 20 al 25 settembre. Previsti momenti seminariali presso Dicasteri della Curia romana

Un momento di formazione con lo scopo di realizzare al meglio quell’azione di “frontiera” nel sociale, alla quale è chiamata la Chiesa. È questa la finalità che si prefigge il II Corso per gli operatori delle ONG cattoliche, organizzato dalla Pontificia Università Urbaniana in collaborazione con alcuni Dicasteri della Santa Sede, dal 20 al 25 settembre. La sessione inizierà domenica 19 con una visita archeologica presso il Battistero di San Giovanni in Laterano e una celebrazione eucaristica presieduta dal Gran Cancelliere dell'Urbaniana, Card. Luis Antonio G. Tagle.

Si tratta della II edizione, organizzata in modalità presenziale e virtuale, quest’anno anche in lingua inglese, oltre che in italiano. Partecipano una trentina di persone che prestano il loro servizio presso organizzazioni della società civile e dell’associazionismo cattolico.

La «Dottrina sociale della Chiesa offre il quadro di principi ecclesiali idonei a servire meglio l’umanità»[1], per poi metterla in pratica nei progetti sul campo. Il Corso vuole evidenziare una breve panoramica delle principali tematiche internazionali ove la Santa Sede è presente e che rappresentano una sfida per la Chiesa. Oltre allo studio e all’approfondimento personale, le relazioni e i workshop portati avanti da rappresentanti dei Dicasteri della Curia Romana e da professori di alcune università cattoliche e pontificie romane, metteranno in rilievo alcune tematiche a partire dai principi della Dottrina Sociale della Chiesa (servizio della Santa Sede attraverso i Dicasteri della Curia Romana, educazione cattolica, ecologia al servizio dello sviluppo umano integrale, questioni di “confine” tra famiglia e bioetica, questioni su migranti, rifugiati e tratta, tecniche di fundraising e principi ed elementi di comunicazione) oltre al senso ecclesiale e alla missione che guida una ONG di ispirazione cattolica nel cammino sinodale della Chiesa.

L’iniziativa si prefigge di rafforzare la preparazione e l’identità ecclesiale delle ONG cattoliche, necessarie per essere attori negli ambiti sociali e saper prendere decisioni, ove dare voce a coloro che non ce l’hanno. Allo stesso tempo, si è voluto presentare il servizio che la Chiesa e la Curia Romana rendono al mondo, promuovendo, soprattutto, la pace e la solidarietà tra le nazioni: un servizio, forse misconosciuto e, non poche volte, travisato.

Oggi non è facile tradurre questi principi in progetti e iniziative che mettano al centro di tutto la persona umana e non l’interesse o il profitto. L’azione professionale di una ONG cattolica, basata sulla propria testimonianza cristiana ed ecclesiale, può avere un valore aggiunto e una trasparenza nell’agire, che rende credibile il suo messaggio.

 

[1] Francesco, Ai partecipanti al Forum mondiale delle ONG di ispirazione cattolica (7 dicembre 2019).

17 settembre 2021