Papa per l'Ucraina: i dati e i risultati di un progetto caro al Papa

Dal 14 al 18 novembre il Card. Peter K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e Mons. Segundo Tejado Muñoz, Sotto-Segretario, hanno svolto una missione in Ucraina, per visitare alcuni progetti umanitari realizzati per volontà del Santo Padre nell’ambito dell’iniziativa “Papa per l’Ucraina”. Hanno partecipato alla visita S.E Mons. Claudio Gugerotti, Nunzio Apostolico in Ucraina, S.E. Mons. Jan Sobiło, Vescovo ausiliare di Kharkiv-Zaporizhia, S.E. Mons. Eduard Kawa, Vescovo ausiliare di Lviv, Mons. Joseph Grech, Primo segretario della Nunziatura, e il Dott. Roberto Paglialonga, Officiale del Dicastero.

Con il Progetto “Papa per l’Ucraina”, avviato nel giugno 2016, Papa Francesco ha inteso mostrare profondo affetto e solidarietà con tutto il popolo ucraino e con quanti soffrono per il protrarsi delle condizioni drammatiche causate dalla guerra, senza alcuna distinzione di religione, confessione o appartenenza etnica. L’azione, affidata alla vigilanza del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, è stata realizzata in loco – attraverso la costante collaborazione della Nunziatura Apostolica – da un Comitato tecnico situato a Zhaporizhia per il primo anno, e dal Segretariato tecnico basato a Kiev per l’anno successivo. I due organismi hanno operato di concerto con gli organismi di carità della Chiesa e con le organizzazioni internazionali appositamente incaricate.

I risultati dell’iniziativa sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa, presso l’agenzia Interfax a Kiev. Nell’arco di due anni sono stati raccolti 16 milioni di euro – frutto della colletta realizzata in tutte le diocesi d’Europa e della donazione personale del Santo Padre – raggiungendo circa 900 mila beneficiari, lungo tutta l’area delle operazioni militari e nei territori limitrofi, così come nelle aree con maggiore presenza di migranti (Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhia, la regione e la città di Kiev).

I fondi sono stati impiegati, in particolare, in progetti di emergenza nei seguenti settori: preparazione per l’inverno, che nel Paese raggiunge spesso temperature vicino ai -25 °C (installazione di caldaie presso abitazioni private e famiglie; fornitura di coperture e abiti invernali; riparazione o rinnovamento di case, strutture educative e sanitarie): più di 6 milioni di euro in favore di oltre 107 mila beneficiari; salute (fornitura di medicinali, organizzazione di cliniche mobili, acquisto di apparecchiature medico-farmaceutiche): 2 milioni e mezzo di euro per oltre 400 mila beneficiari; alimentazione e igiene (cibi a lunga scadenza e prodotti sanitari, alimenti per l’infanzia e pasti caldi per i poveri, prodotti per l’igiene di neonati e donne in gravidanza): quasi 6 milioni di euro in favore di 319 mila persone; supporto psico-sociale per disturbi da stress post-traumatico (attività in strutture di riabilitazione, ristrutturazione di centri psicologici, assistenza psicologica a bambini e adulti): più di 1 milione di euro per circa 15 mila beneficiari.

Foto Visita del DSSUI in Ucraina

20 novembre 2018