Assemblea Generale 2023 di Caritas Internationalis

Assemblea Generale 2023 di Caritas Internationalis

L'Assemblea Generale di Caritas Internationalis si svolge a Roma dall'11 al 16 maggio sul tema “Costruire nuovi cammini di fraternità”, ispirato alla Lettera Enciclica Fratelli Tutti. All'incontro partecipano circa 400 delegati in rappresentanza delle 162 organizzazioni Caritas che operano in 200 Paesi e territori del mondo.

Il programma di queste giornate di lavoro prevede, tra le tante iniziative, un'udienza privata con il Santo Padre e una tavola rotonda per riflettere sulle sfide e sul ruolo di Caritas nel mondo, con la partecipazione del Segretario per i Rapporti con gli Stati  della Santa Sede, S.E. Monsignor Paul Richard Gallagher.

Oltre aí rappresentanti Caritas di tutto il mondo, interverranno all'Assemblea Generale anche il Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Cardinale Michael Czerny SJ, e il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il Cardinale Mario Grech.

Durante questi giorni, i delegati Caritas rifletteranno su come le varie organizzazioni Caritas del mondo possono lavorare meglio insieme a favore dei più poveri e dei più vulnerabili, dato che milioni di persone in tutto il mondo sono colpite da molteplici crisi come la guerra in Ucraina, le conseguenze della pandemia di COVID-19, il cambiamento climatico o la precarietà alimentare.

Infine, durante l'Assemblea Generale verrà eletta la nuova leadership della Confederazione Caritas che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni, dal 2023 al 2027.  

Udienza con Papa Francesco

La mattina dell'11 maggio, Papa Francesco ha concesso ai partecipanti all'Assemblea Generale un'Udienza privata in Vaticano. 

Nel suo discorso il Santo Padre ha sottolineato che Caritas Internationalis "è stata pensata e voluta per dare espressione alla comunione ecclesiale, l’agape intra-ecclesiale, per esserne un mezzo e una manifestazione, mediando tra la Chiesa universale e le Chiese particolari, sostenendo l’impegno di tutto il Popolo di Dio nell’esercizio della carità". 

Su questa linea, il Papa ha condiviso tre consigli. Il primo è quello di "cooperare nella semina della Chiesa universale, annunciando il Vangelo con le opere buone. Non si tratta soltanto di dare avvio a progetti e strategie che si rivelino vincenti, che perseguano l’efficacia, ma di pensarsi in un costante e continuo processo di conversione missionaria". 

In secondo luogo, il Santo Padre ha ricordato l'invito ad "accompagnare le chiese locali nel loro impegno fattivo alla carità pastorale. Abbiate cura di formare persone competenti, in grado di portare il messaggio della Chiesa nella vita politica e sociale". 

Infine, il terzo consiglio di Papa Francesco è stato quello dell'unità: "La vostra confederazione è fatta di tante identità: vivete la diversità come ricchezza, la pluralità come una risorsa" e ha aggiunto "gareggiate nello stimarvi a vicenda, lasciando che i conflitti portino al confronto, alla crescita, e non alla divisione a vicenda, lasciando che i conflitti portino al confronto, alla crescita, e non alla divisione".
"Chi lavora per la Caritas è chiamato a rendere testimonianza di tale amore di fronte al mondo. Siate discepoli missionari, ponetevi alla sequela di Cristo! ", ha invitato il Santo Padre. 

Cardinale Czerny: la Caritas esprime l'amore che viene dal cuore della Chiesa

Da parte sua, il Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Cardinale Michael Czerny SJ, ha presieduto una Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro in cui ha evidenziato alcuni punti chiave del discorso di Papa Francesco e ha ricordato che Caritas Internationalis è stata concepita, più di 70 anni fa, "per esprimere l'amore che nasce dal cuore della Chiesa" e ha aggiunto che "dalla Chiesa scaturisce il servizio che Caritas offre soprattutto ai più bisognosi".

Infine, durante la sessione aperta di venerdì 12 maggio, il Cardinale Czerny ha lanciato un appello all'unità per camminare insieme: "che tutte le strade che percorrete promuovano la riconciliazione, lasciandosi alle spalle tensioni e disaccordi del passato che ci privano della gioia del Vangelo" e ha invitato a "percorrere insieme gli itinerari migliori, per continuare a servire come 'braccio amorevole' della Chiesa". Il discorso è terminato con un augurio: "che la fede, la speranza e l'amore vi inondino e fecondino il vostro servizio".

09 maggio 2023