Morte del Card. Etchegaray: il cordoglio e la preghiera da parte del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale

A nome del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Prefetto Card. Peter K.A. Turkson, appresa con grande dispiacere la notizia della morte del Card. Roger Etchegaray, esprime il suo profondo cordoglio e si unisce in preghiera assieme a tutta la comunità ecclesiale.  

Tutto il personale del Dicastero ricorda con stima e affetto il Card. Etchegaray, tornato alla Casa del Padre all’età di 96 anni. Era stato presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace e del Pontificio Consiglio “Cor Unum” . 

In sua memoria, la sala riunioni del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale è intitolata “Sala Etchegaray”.

Il Cardinale Etchegaray aveva fatto visita al personale del nascente Dicastero nel dicembre del 2016 e, nell'occasione, aveva ricordato l'apertura e l'attenzione agli altri tipica dei quattro ex-Pontifici Consigli e la gioia di sentirsi "a casa nel luogo più aperto e favorevole per vivere con gli altri". "Questa è la mia fierezza", aveva detto Etchegaray, lasciando la sua preziosa testimonianza.

 

Notizie biografiche

Francese, dei Paesi Baschi, Etchegaray nasce ad Espelette (Diocesi di Bayonne, Francia), il 25 settembre del 1922. Dopo gli studi in Seminario, entra alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, ottenendo la Licenza in Sacra Teologia ed il Dottorato in Diritto Canonico.

Ordinato sacerdote il 13 luglio 1947, inizia il ministero pastorale nella diocesi nativa.

Dal 1966 al 1970 ricopre il ruolo di Segretario Generale dell’Episcopato francese; il 29 marzo 1969 Paolo VI lo nomina Vescovo titolare di Gemelle di Numidia e Ausiliare per l’Arcidiocesi di Parigi. Il 22 dicembre 1970 è promosso Arcivescovo di Marsiglia (dove rimane fino al 1984) e nel 1975 succede al Cardinale Marty alla presidenza della Conferenza Episcopale Francese. A questo incarico viene poi riconfermato dal 1978 al 1981. 

Nel 1971 diviene il primo presidente del nuovo Consiglio Europeo delle Conferenze Episcopali, al quale viene rieletto nel 1975. È l’ideatore e l’animatore dei Symposium di Noordwikeroot e di Coira ed anche uno dei principali artefici della riunione ecumenica europea di Chantilly.

Partecipa in molte occasioni ai lavori del Sinodo dei Vescovi. I suoi interventi teologici e socio-religiosi ricordano l’impegno di una Chiesa viva, sempre attenta ai problemi dell’uomo europeo.

Da San Giovanni Paolo II viene creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 30 giugno del 1979, del Titolo della Chiesa Suburbicaria di Porto-Santa Rufina (24 giugno 1998).

L’8 aprile 1984 è chiamato a Roma da Papa Giovanni Paolo II e nominato Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (incarico mantenuto fino al 24 giugno 1998) e Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum” (fino al 2 dicembre 1995).

In tutti questi anni il Card. Etchegaray svolge un instancabile servizio a favore della pace, dei diritti umani e dei bisogni dei più poveri, portando in numerosissime nazioni di ogni parte del mondo il messaggio e la carità del Papa.

Il 15 novembre 1994 è nominato Presidente del Comitato Centrale del Grande Giubileo dell’Anno 2000, e in tale veste dirige la preparazione e lo svolgimento dell’Anno Santo del 2000.

Il 30 aprile 2005, il Santo Padre Benedetto XVI ne approva l’elezione, fatta dai Cardinali dell’Ordine dei Vescovi, a Vice-Decano del Collegio Cardinalizio. Il 10 giugno 2017 il Santo Padre Francesco ne accoglie la richiesta di dispensa.

Dal 2017 torna nella sua Diocesi di Bayonne.

Quei racconti di viaggio davanti a un caffè. Ricordo del cardinale Etchegaray del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (L'Osservatore Romano, 9 settembre 2019)

L’Eucaristia celebrata, come ogni venerdì, il 6 settembre scorso nella cappella del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, è stata offerta in suffragio del cardinale Roger Etchegaray deceduto due giorni prima, mercoledì 4. Di lato c’era una grande e bella fotografia del porporato che lo ritraeva sorridente con il suo inseparabile basco e con la mano alzata in segno di saluto. Era proprio come se salutasse le persone riunite in quel luogo dove lui stesso per tanti anni, dal 1984 al 1998, aveva presieduto la messa settimanale cui partecipavano gli officiali del Pontificio consiglio della giustizia e della pace e, per alcuni anni, anche quelli di Cor Unum quando ancora le due realtà non erano confluite, insieme a quelli della pastorale per i migranti e gli itineranti e della pastorale per gli operatori sanitari, nell’attuale Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

A quella cappella il cardinale Etchegaray rimase e rimarrà sempre legato anche grazie a... [continua]

05 settembre 2019