Vertice amazzonico in Perù lancia un appello per il diritto all'acqua

300 partecipanti da 10 paesi per la Cumbre Amazónica del Agua

“L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani.”

Papa Francesco, Laudato si’ 30

Dal 1° al 3 ottobre 2025 la città di Iquitos (Perù) ospiterà la Cumbre Amazónica del Agua, un vertice  internazionale che vuole dare voce ai popoli amazzonici e denunciare la crisi ambientale che minaccia i loro ecosistemi acquatici. L’iniziativa nasce dal Vicariato Apostolico di Iquitos, in collaborazione con CELAM, REPAM, Red Iglesias y Minería, con il sostegno del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

La Cumbre Amazónica del Agua sarà un luogo di incontro tra scienza, spiritualità e popoli indigeni, ispirato alla Laudato Si’ e alla Laudate Deum di papa Francesco, per ascoltare il grido delle comunità amazzoniche e trasformarlo in impegno concreto per la cura della Casa Comune.

La Cumbre Amazónica del Agua ha tre grandi obiettivi:

Dare visibilità agli impatti della crisi ambientale sugli ecosistemi acquatici dell’Amazzonia occidentale, duramente colpiti da estrazioni petrolifere, deforestazione, dighe idroelettriche e attività minerarie illegali;

Promuovere una collaborazione ecclesiale e sociale per la protezione dei fiumi e il riconoscimento del diritto universale all’acqua e ai servizi di base;

Condividere esperienze e costruire una “cultura dell’acqua”, con particolare attenzione alle città amazzoniche dove l’accesso ad acqua sicura è drammaticamente insufficiente.

Tra i frutti attesi della Cumbre vi sono inoltre la creazione di una rete di comunicatori amazzonici per sensibilizzare le comunità; un programma formativo per bambini, adolescenti e giovani, volto a diffondere conoscenza e responsabilità sulla gestione dell’acqua; un documento politico e pastorale che raccolga le richieste delle comunità amazzoniche, da presentare in spazi nazionali e internazionali.

I lavori confluiranno anche in un documento di riflessione e di proposta in vista della COP30, che si terrà dal 10 al 21 novembre 2025 a Belém do Pará, in Brasile.

Durante la sessione iniziale è stato trasmesso un saluto del Cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che ha ricordato che “l’acqua è un dono sacro di Dio – che ci unisce e ci sostiene – ed è fonte di vita e di speranza per tutti i popoli e le creature. Prendersi cura dell’acqua significa rispettare l’opera del Creatore, proteggere i più poveri e garantire il futuro delle nuove generazioni”.

In rappresentanza del Dicastero partecipano all’evento Alessandra Silvi, della Sezione Ascolto e Dialogo; Padre Patricio Sarlat, della Sezione Ricerca e Riflessione; e Beatrice Binaghi, della Sezione Comunicazione e Restituzione.

26 settembre 2025